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La semantica per arricchire un testo
Quando si parla di EPUB3 si parla spesso delle sue caratteristiche più virali, il video e i suoni, ad esempio.
Ma lo sviluppo di testi digitali significa prima di tutto lavorare con l’intimità della sua natura, specie in campo scolastico e saggistico. Una di queste caratteristiche è quella che riguarda la semantica del testo.
Si tratta di una caratteristica essenziale che spesso rimane fuori dai cosiddetti programmi di authoring, rendendone impossibile l’utilizzo da parte dei creatori di ebook e che invece farà parte della prossima release di di epubeditor, la piattaforma di sviluppo ebook creata da Francesco Leonetti, la cui versione avanzata è realizzata con la collaborazione di Quintadicopertina.
Cosa significa semantica? Possiamo pensarla come una formalizzazione dei significati impliciti in un testo. Diciamo – ad esempio – che Romolo Augustolo viene detronizzato del 476 dopo cristo. Possiamo scriverlo e stamparlo. Ma quella frase contiene al suo interno dei dati.
I dati sono cose che interessano molto ai computer e a chi con i computer fa cose. Quindi interessano a noi, sia come creatori di dati, sia come lettori e utilizzatori di queste informazioni.
Nel caso preso in esempio abbiamo un avvenimento. L’avvenimento è la detronizzazione di Romolo Augustolo, che coincide con la cosiddetta caduta dell’Impero Romano Occidentale. Questo avvenimento ha un protagonista, Romolo Augustolo. E ha una data, il 476 dopo cristo.
Queste cose le sappiamo noi che leggiamo la frase, ma non le sa lui, il computer. Perché non sono formalizzate, appunto.
Creare metadati viventi all’interno dell’ebook significa proprio formalizzare questi dati e fare cose con i dati che via via vengono formalizzati.
Un esempio lo possiamo vedere in questo video in cui Francesco Leonetti mostra una applicazione di epubeditor su due brevi capitoli in cui, attraverso un normale finestra di inserimento testo, vengono “formalizzate” le informazioni storiche di quel che si sta spiegando.
Si tratta di un video molto chiaro che mostra come un programma di authoring, epubeditor, vada oltre la semplice formattazione grafica di un testo, per arricchire di significato i contenuti stessi che il lettore leggerà; mostra anche come questo arricchimento possa avere da subito un risvolto pratico, con la creazione di un motore di interrogazione dati intelligente e ottimizzato sull’ebook in fase di lettura.
È chiaro che questo paradigma di lavoro, gestito a livello redazionale su testi di una certa consistenza, permette di costruire ebook che sono nello stesso tempo portatori di informazioni, ma anche “banche dati” delle informazioni stesse.
Pensiamo che questo sia un primo passo importante per una creazione di libri davvero digitali.
Buona visione.
Eccezionale!
Unico problema: ma gli editori arriveranno mai a capire di che si tratta? Ho il timore che dopo aver letto l’articolo e visto il filmato molti di essi si chiederanno: “sì, ma il PDF?”
In un e-book di tipo didattico ma anche divulgativo, rende estremamente interessante un tema su cui agevolare l’apprendimento. Mi ricorda in parte il famoso Glossario in Moodle ma questo fa sì che la persona puntualizzi (e naturalmente siamo noi che lo vogliamo) gli aspetti principali di un discorso. E’ quindi un incrocio tra parole chiave e il riquadro Cerca di alcuni siti, ma in più gestito in modo autonomo. Spero di non aver detto castronerie, nel caso chiedo venia.
Grazie prof. Leonetti, come sempre in aiuto e di supporto nel miglioramento.
Eccezionale!
Unico problema: ma gli editori arriveranno mai a capire di che si tratta? Ho il timore che dopo aver letto l’articolo e visto il filmato molti di essi si chiederanno: “sì, ma il PDF?”
In un e-book di tipo didattico ma anche divulgativo, rende estremamente interessante un tema su cui agevolare l’apprendimento. Mi ricorda in parte il famoso Glossario in Moodle ma questo fa sì che la persona puntualizzi (e naturalmente siamo noi che lo vogliamo) gli aspetti principali di un discorso. E’ quindi un incrocio tra parole chiave e il riquadro Cerca di alcuni siti, ma in più gestito in modo autonomo. Spero di non aver detto castronerie, nel caso chiedo venia.
Grazie prof. Leonetti, come sempre in aiuto e di supporto nel miglioramento.