Joyce come Interactive Fiction

(mashup dal capitolo 17, edizione Einaudi)

] GUARDA MEMBRI COMPAGNIA BLOOM

Martin Cunningham (a letto), Jack Power (a letto), Simon Dedalus (a letto), Tom Kernan (a letto), Ned Lambert (a letto), Joe Hynes (a letto), John Henry Menton (a letto), Bernard Corrigan (a letto), Patsy Dignam (a letto), Paddy Dignam (nella tomba)

] ASCOLTA
La doppia ripercussione d’un passo che allontanavasi sulla terra dal ciel sostenuta, doppia vibrazione di un’arpa ebraica nel risuonante vicolo.

] ASCOLTA
Il freddo dello spazio interstellare, migliaia di gradi sotto il punto di congelamento, ovvero lo zero assoluto Fahrenheit, centigrado o Réaumur: l’incipiente annuncio dell’alba prossima.

] RICORDA COMPAGNI
Compagni ora defunti in vari modi e luoghi diversi: Percy Apjohn (caduto in combattimento, Modder River), Philip Gilligan (tisi, ospedale di Jervis Street), Matthew F. Kane (annegamento accidentale, Dublin Bay), Philip Moisel (piemia, Heytesbury Street), Michael Hart (tisi, ospedale Mater Misericordiae), Patrick Dignam (apoplessia, Sandymount).

] VAI SALA

Con una profonda inspirazione fece ritorno, riattraversando il giardino, rientrando nel passaggio, richiudendo la porta. Con una breve espirazione riprese la candela, risalí le scale, si riavvicinò alla porta sul lato anteriore, pianoterra, ed entrò.

] STATO
Il lobo temporale destro della sua cavità cranica venne a urtare contro una solida sporgenza lignea dove, un’infinitesimale ma percepibile frazione di secondo piú tardi, si localizzò una dolorosa sensazione come conseguenza delle sensazioni antecedenti già trasmesse e registrate.

] GUARDA STANZA
Un sofà coperto di peluscio color prugna era stato trasferito di fronte alla porta e accanto al caminetto, vicino alla bandiera britannica avvolta accuratamente (alterazione che Bloom aveva spesso congetturato di compiere); il tavolo intarsiato a riquadri bianchi e blu di maiolica era stato posto di fronte alla porta, nel posto lasciato libero dal sofà color prugna; la credenza di noce (con aggetto angolare a causa del quale il suo ingresso s’era provvisoriamente arrestato) era stata spostata dalla posizione vicina alla porta a una piú vantaggiosa ma anche pericolosa, essendo davanti alla porta; due sedie erano state mosse dalla destra e sinistra del caminetto alla posizione originaria occupata dal tavolo di maiolica con riquadri bianchi e azzurri.

] GUARDA SEDIE
Una: una poltrona bassa imbottita, con tozzi bombati braccioli, schienale inclinato all’indietro, la quale respinta di rimbalzo aveva rivoltata l’irregolare frangia d’un tappetino rettangolare e ora mostrava sul sedile ampiamente tappezzato una diffusione centralizzata e una discolorazione diminuente. L’altra: un’esile sedia con gambe in fuori, fatta di canne curvate e lucide, piazzata precisamente davanti all’altra, con assetto dalla cima alla base verniciato marrone scuro e sedile rotondo di giunco bianco brillante.

] ESAMINA SEDIE
Significazioni di somiglianza, di simbolismo, di postura, di evidenza circostanziale e di testimonianza iperdurabile.

] GUARDA SPAZIO CREDENZA
Un pianoforte verticale (Cadby) con tastiera scoperta: sulla chiusa cassa un paio di guanti lunghi e gialli per signora, un posacenere color smeraldo contenente quattro fiammiferi usati, una sigaretta parzialmente consumata e due scoloriti bocchini di sigaretta: appoggiata al leggio la musica di Vecchia dolce canzon d’amore (parole di G. Clifton Bingham, musica di J. L. Molloy, un successo di Madame Antoinette Sterling) in chiave di sol naturale per voce e pianoforte: musica aperta sull’ultima pagina con finali indicazioni ad libitum, forte, pedale, animato, sostenuto, pedale, ritirando, fine.

] GUARDA SPECCHIO
L’immagine d’un uomo solitario (ipsorelativo) mutevole (aliorelativo).

] GUARDA UOMO IPSORELATIVO

Fratelli e sorelle, non ne aveva alcuno.
Anche suo padre era figlio di nessuno.

] GUARDA ALIORELATIVO
Dall’infanzia alla maturità era somigliato alla sua materna procreatrice. Dalla maturità alla senilità sarebbe somigliato ancor di piú al suo paterno procreatore.

] ESAMINA SPECCHIO
Il riflesso ottico di parecchi volumi invertiti, impropriamente ordinati, e non nell’ordine delle comuni lettere alfabetiche, con scintillanti titoli nei due scaffali di libri là di fronte.

] ESAMINA LIBRERIA
Almanacco Thom delle Poste e Telegrafi, Dublino, 1886.
Denis Florence M‘Carthy, Opere poetiche (foglia di faggio ramata come segnalibro a pag. 5).
Shakespeare, Opere (marocchino granata, fregi dorati).
Il perfetto calcolatore (tela marrone).
Storia segreta della corte di Carlo II (tela rossa, fregi).
La guida del bimbo (tela azzurra).
Le bellezze di Killarney (fascetta).
Quando eravamo ragazzi, di William O’Brien, M. P. (tela verde, lievemente sbiadita, busta segnalibro a pag. 217).
Pensieri scelti di Spinoza (pelle marrone).
La storia dei Cieli, di Sir Robert Ball (tela azzurra).
Ellis, Tre viaggi nel Madagascar (tela marrone, titolo obliterato).
Corrispondenza Stark-Munro, di A. Conan Doyle, proprietà della città di Dublino, Biblioteca pubblica, 106 Capel Street, prestito del 21 maggio (vigilia di Pentecoste) 1904, con restituzione il 4 giugno 1904; ritardo di 13 giorni (tela nera, etichetta bianca per classificazione).
Viaggi in Cina, di «Viator» (ricoperto di carta marrone, titolo in inchiostro rosso).
Filosofia del Talmud (brossura cucita).
Lockhart, Vita di Napoleone (copertina mancante, annotazioni ai margini minimizzano le vittorie ed esagerano le sconfitte del protagonista).
Soll und Haben, di Gustav Freytag (cartone nero, caratteri gotici, tagliando premio di sigarette come segnalibro a pag. 24).
Hozier, Storia della guerra russo-turca (tela marrone, 2 volumi, etichetta ingommata, Biblioteca della Guarnigione, Governor’s Parade, Gibilterra, sulla retrocopertina vestimentaria).
Laurence Bloomfield in Irlanda, di William Allingham (seconda edizione, tela verde, disegno del trifoglio dorato, nome del precedente proprietario grattato via dal recto della guardia).
Manuale di astronomia (copertina rilegata in cuoio marrone, distaccata, 5 tavole, caratteri tipografici antichi in filosofia, note dell’autore in corpo 6 a piè di pagina, rubricazione indici marginali, didascalie a caratteri pica piccoli).
Vita segreta di Cristo (cartone nero).
Sulla scia del sole (tela gialla, mancante pagina del titolo, titolo ripetuto in testa d’ogni pagina).
La forza fisica e come ottenerla, di Eugen Sandow (tela rossa).
Brevi eppur semplici elementi di geometria, scritto in francese da padre Ignat. Pardies e tradotto in inglese da John Harris D. D. Londra, stampato per i tipi di R. Knaplock alla Bishop Head MDCCXI, con un’epistola dedicatoria al degno amico signor Charles Cox, Membro del parlamento per la contrada di Southwark e con nota calligrafica a inchiostro attestante essere il libro di proprietà di Michael Gallagher, e richiedendo in questo 10 di maggio 1822 a chi trovasse detto libro qualora esso dovesse disperdersi, di restituirlo a Michael Gallagher, falegname, abitante a Dufery Gate, Enniscorthy, contea di Wicklow, il piú bel paese del mondo.

] GUARDA LIBRO GROSSO

Storia della guerra russo-turca di Hozier.

] ESAMINA STORIA GUERRA RUSSO-TURCA
Il nome d’una battaglia decisiva (dimenticato) ricordato spesso da un ufficiale con un ruolo decisivo, il maggiore Brian Cooper Tweedy (ricordato).

17. marzo 2015 by fabrizio venerandi
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10. marzo 2015 by fabrizio venerandi
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Locusta Temporis balza su Android e iOs

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Ritorna il primo ebook di Quintadicopertina: Locusta Temporis di Enrico Colombini, una polistoria narrativa di oltre cinquemila locazioni, collegate fra loro da più di undicimila link. Un ebook game del maestro dell’interactive fiction italiana che, grazie a Menestrello di ReadBeyond, trova un supporto di lettura che permette di rivivere lo spirito con cui l’avventura era stata ideata originariamente.
Questa nuova versione infatti, definita Locusta Migratoria, sfrutta le possibilità di lettura non lineare di ePub, proponendo al lettore i luoghi narrativi con cui interagire attraverso raccordi ipertestuali senza dover girare pagina come in un libro normale. Perché un ebook non è un libro normale.
Ogni atomo narrativo propone al lettore una o più possibilità di interazione. Toccando i punti di snodo della storia i personaggi si muovono, parlano, prendono oggetti e portano avanti il racconto. Attraverso il tocco il lettore si muove con loro nei nove densi e giocosi capitoli di questa avventura testuale reloaded.
Locusta Migratoria è in vendita (in offerta) solo nel sito di Quintadicopertina e, per la sua lettura, è richiesta l’applicazione gratuita Menestrello di ReadBeyond.

“Locusta Temporis” è disponibile anche in formato ePub tradizionale, mobi per Kindle, pdf e App per iOs.
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06. marzo 2015 by fabrizio venerandi
Categories: ebook news, Interactive Fiction | Leave a comment

ADE e altri inferni

Segnalo a tutti gli impaginatori e lettori digitali due notizie versante Adobe. Esce Adobe Digital Edition per iPad. Con un ritardo di quasi cinque anni arriva finalmente una versione per il tablet di Apple di questo tutt’altro che irresistibile lettore ebook. È comunque una buona notizia per chi crea ebook e desidera avere uniformità del layout sul maggior numero di device. ADE è infatti, nella sua versione mobile, presente in quasi tutti gli ebook reader. Per i lettori il vantaggio di poter attivare i DRM adobe anche su iPad, senza passare per altri software di terze parti (Bluefire). Oltre all’uscita di ADE per iPad, arriva anche la versione 4.0.3 di Adobe Digital Edition per desktop. Dopo un rapido giro sembra che questa versione abbia operato cambiamenti radicali al software di visualizzazione EPUB3: risolve l’imbarazzante baco delle immagini in percentuale, migliora il media overlay e l’accessibilità, aggiunge il supporto MathMl anche su Windows, dice di introdurre i fragment identifier (ma un mio rapido test non dà i risultati che mi aspettavo) e soprattutto aggiunge nuovi grossi bachi nella gestione degli SVG. Dopo questo upgrade, infatti, SVG embeddati nel codice EPUB3 con width 100%, non occupano il 100% del luogo in cui sono, ma restano dimensionati a francobollo. Incidentalmente sono sparite le animazioni SVG che – benché deprecate dalle specifiche di quei pavidi bigottoni di IDPF – funzionavano perfettamente in Adobe Digital Edition 4.0.2 Buon divertimento

17. febbraio 2015 by fabrizio venerandi
Categories: ebook news, EPUB3 | Leave a comment

SVG e la torre di babele [pillola della domenica]

hello world A proposito della bellezza intrinseca di certe specifiche applicate al mondo degli ebook: voi sapevate che è possibile fare in modo che la stessa immagine SVG appaia in inglese o italiano o francese o qualsiasi altra lingua, a seconda della lingua impostata nell’ereader che la legge? Qualcuno ha detto “fumetti vettoriali multilingua”? Schermata 2015-02-08 alle 10.58.56

08. febbraio 2015 by fabrizio venerandi
Categories: ebook concetti generali, EPUB3 | Leave a comment

Eccellenze italiane digitali: Isidoro di Siviglia

Avevo promesso qualche tempo fa di parlare delle eccellenze italiane nella produzione di ebook, ovvero raccontare testi la cui digitalizzazione non è una corsa al ribasso, ma in cui si possono vedere cura e progettazione nel ridisegno dell’opera (esclusi i lavori di Quintadicopertina per corretezza). Iniziamo con uno dei miei ebook preferiti, le ISIDORI HISPALENSIS EPISCOPI ETYMOLOGIAE SIVE ORIGINES, meglio conosciute come le ETIMOLOGIE O ORIGINI DI ISIDORO VESCOVO DI SIVIGLIA pubblicato in digitale da UTET.
Etimologie e origini. 1686 pagine digitali da portarsi dietro.

Etimologie e origini. 1686 pagine digitali da portarsi dietro.

Avevo sentito parlare di questo testo in un altro ebook che amo molto, il primo tomo sul medioevo della Encyclomedia di Umberto Eco, già recensito mesi fa in una delle nostre newsletter, dove in diversi saggi si cita questo iper-testo medioevale. Le Etimologie sono in pratica una delle prime enciclopedie del sapere, un mare magnum di conoscenza che Isidoro di Siviglia, vescovo, compitò attorno al 600 dopo cristo, in quello che a torto si considera il periodo dell’ignoranza e della barbarie. Le Etimologie barbare non lo sono, anzi, partono dal presupposto di spiegare il sensibile a partire dalla parole, ruotando attorno alla loro etimologia per declinare e snoccialarne i significati. Si spazia dalla grammatica, alla matematica, alla musica, alla medicina, alla cosmologia, al campo animale e minerale, alla storia e alla religione. Il linguaggio di Isidoro è tecnico, preciso, rigoroso. Per alcuni aspetti mi ricorda la lettura delle specifiche tecniche della IDPF, però lui è più chiaro (humor inside). Isidoro ovviamente compone la sua opera nell’inglese dell’epoca, ovvero in latino, ed è in questa lingua che la UTET propone la sua opera, affiancandola con una puntuale traduzione e con diverse note interattive. Non si tratta di un’opera inedita, ma di una ristampa di un testo classico della casa editrice, per la prima volta presentato in digitale. Iniziando a sfogliare l’ebook si nota che il passaggio al digitale è stato compiuto con attenzione. L’indice si è di fatto trasformato in un indice interattivo: i titoli dei singoli capitoli e sottocapitoli sono link che riportano al relativo punto dell’ebook. Stessa cosa fa la puntuale toc (table of content), la quale però – curiosamente – non presenta i titoli dei sottocapitoli, facendo quindi preferire nell’uso l’indice di inizio volume.
Indice delle etimologie: meglio l'indice della TOC.

Indice delle etimologie: meglio l’indice della TOC.

Il testo latino presenta chiaramente link in ogni pagina: sia per le note a pié di capitolo, trasformate come di consueto in ipertesti, sia per i numeri di paragrafo interni al capitolo. Le note in genere sono raggruppate a fine file, scelta intelligente per evitare rallentamenti in fase di consultazione, anche se i file, uno per capitolo, assumono un certo peso (molti oltre i 250k) che potrebbe affaticare qualche ebook reader meno prestante. Si tratta comunque di una scelta tecnica comprensibile per un testo di questa consistenza.
Le note.

Le note.

La parte latina. Con un click si passa da una all'altra.

La parte latina. Con un click si passa da una all’altra.

I numeri di paragrafo ipertestuali sono la chiave per la lettura bilingue italiana e latina. Sostituiscono infatti in digitale la funzione del testo a fronte. Toccando o cliccando sul numero di paragrafo si salta alla corrispettiva pagina in italiano e viceversa. È quindi possibile leggere una pagina saltando di tanto in tanto alla fonte latina per verificare cosa avesse scritto Isidoro in originale, per poi tornare ad una lettura in lingua corrente. O – per i più fortunati – l’opposto.
Testo italiano con note e paragrafi ipertestuali: la parte italiana.

Testo italiano con note e paragrafi ipertestuali: la parte italiana.

Altro punto di qualità del testo è la conversione in digitale degli indici analitici di fine volume. In genere, in altri testi che mi è capitato di leggere, questi vengono rimossi, perché non sono facili da creare. Utet qua presenta una scelta di qualità, con diversi indici analitici, tutti trasformati in indici ipertestuali.
Indici ipertestuali.

Indici ipertestuali.

Ripensamento dell'indice analitico in digitale.

Ripensamento dell’indice analitico in digitale.

Si tratta insomma di un vero iper-testo che non solo non perde pezzi rispetto all’edizione cartacea, ma anzi, forse proprio in digitale trova un compimento naturale dell’opera dell’autore. È notevole anche che un testo del genere non sia presentato come app proprietaria di questo o quel sistema operativo, ma utilizzi il formato aperto ePub2, leggibile quindi su un numero altissimo di smartphone, computer, tablet e ebook reader. Di fronte ai tanti discorsi sul futuro del libro o sugli ebook arricchiti, credo che questo possa essere un esempio concreto di come progettare oggi ebook del futuro: con cura, ripensamento digitale degli originali, ripensamento dell’esperienza di lettura. Ci sono difetti? Qualcosa c’è, ma si tratta di piccole cose rispetto all’ottimo lavoro generale: oltre al già citato problema della toc senza titoli nei sottocapitoli, le immagini che si trovano – ad esempio – nella parte fonetica sono piccole bitmap, che su ebook reader ad alta densità di ppi riducono notevolmente la loro leggibilità. Infine, se è vero che in genere la lettura è scorrevole e piacevole, è capitato di imbattersi in alcune (poche) pagine con residui refusi da conversione carta/digitale. Confidiamo che soprattutto questi ultimi verranno man mano corretti, e possono essere considerati come imperfezioni fisiologiche rispetto alla mole di testo lavorata, bilingue e spesso con inserti in lingua (e scrittura) greca. Il testo ha attualmente un costo di nove euro e novantanove. La versione cartacea in due volumi ne costa ventiquattro e comprende anche la versione in ebook.

05. febbraio 2015 by fabrizio venerandi
Categories: ebook concetti generali, ebook recensioni | Leave a comment

Polistorie e nuove narrazioni digitali

Schema di una polistoria Tra le cose che faccio per quintadicopertina c’è la collana Polistorie, una delle rare collane di narrativa interattiva/non lineare le cui opere ricadono interamente nell’‪‎electronic literature‬. In questi primi cinque anni abbiamo pubblicato cinque titoli: Locusta Temporis, Chi ha ucciso David Crane?, Verrà Harry Potter e avrà i tuoi occhi, Cuore à la coque, Il segreto dell’ultimo. Cinque titoli in cinque anni possono sembrare pochi, ma sono indice della difficoltà di scrivere interactive fiction e hypertext fiction di qualità e anche della non immediata permeabilità dei lettori di fronte a opere che richiedono interazione per essere lette e che – in molti casi – si concludono con letture parziali del testo. C’è un lavoro di alfabetizzazione digitale in campo narrativo non sperimentale che è ancora tutto da fare, ma il continuo interesse per i titoli della collana, ancora a cinque anni dall’uscita dei primi, mostra che non si tratta di una operazione velleitaria. L’onda lunga ha permesso ai primi tre titoli del 2010 a superare da tempo il migliaio complessivo di copie vendute: numero non ancora soddisfacente, ma per alcuni aspetti importante. Nel 2014 non è uscito nessun nuovo titolo nelle Polistorie: non disinteresse ma una riflessione sui nuovi formati e sulla fruizione di testi al di là della lettura non lineare. Nel 2015 ci saranno auspicabilmente tre nuove uscite nella collana: la prima è l’edizione Locusta Migratoria di Locusta Temporis. Si tratta di una versione che sfrutta le istruzioni di lettura non lineare di ePub2 per accentuare l’immersione nella storia di Colombini. In questa versione non si potrà letteralmente girare pagina, ma si leggerà soltanto per navigazione ipertestuale. Questa versione funzionerà solo sul lettore ebook Menestrello di ReadBeyond, un prodotto italiano da seguire con attenzione e la cui implementazione spero trovi aiuti e finanziamenti adeguati. Il secondo titolo arriverà questa estate. Ci stiamo lavorando da un anno e mezzo, ma La grande enciclopedia dei luoghi inesistenti sta finalmente prendendo forma. Si tratta di un’opera monstre in cui il lettore potrà perdersi e navigare in luoghi che non esistono. Sarà anche un’opera che non è quello che sembra, o almeno non solo. E sarà un’opera che uscirà letteralmente dal digitale per entrare nella vita reale. Il terzo ebook è in realtà già pronto e finito, ma non so se uscirà mai. Un EPUB3 che cambia nel tempo la cui progettazione è, da un certo punto di vista, quasi cinquantennale. Ma di questo terzo testo, per scaramanzia, preferisco per ora non parlare. È un progetto a cui tenevo da tempo e che solo recentemente sono riuscito a programmare (strange but true: gli ebook si programmano). Perché continuare a lavorare a una collana che richiede tanto lavoro per essere prodotta? Posso dire che non credo che le Polistorie siano il futuro del libro o il futuro della lettura, espressioni che si leggono spesso in rete e che vogliono dire poco o niente, soprattutto in un mondo, quello digitale, che dalla parola stampata si è svincolato ormai da decenni. Anzi, forse è proprio perché ci sono molti cambiamenti in atto nella fruizione (e nella creazione) di una novella che è necessario avere una collana che vada a presentare opere compiute ed omogenee che iper-novellano (ricordando però che – proprio nel digitale – compiutezza ed omogeneità sono elementi non esclusivi di una narrazione non lineare), mostrando forme di trasmissione di racconto che non si limitino al romanzo tradizionale. Di nuovo: perché? Cos’ha il romanzo che non va bene? Niente, ovviamente, ma il romanzo non può dire tutto. Non è una forma nata nella notte dei tempi e rimasta immutata nei secoli. Il romanzo non c’era, c’è stato ad un certo punto, è cambiato nel corso del tempo e cambierà ancora. Amo il romanzo, ma ci sono cose che gli sono interdette. Modalità di interazione con il lettore che vanno oltre la sua forma. Non è un caso che nel novecento e nel nuovo millennio si vedano così tanti sforzi per arrivare ai suoi limiti fisici, che si cerchi di superarlo, di stracciarlo, di stravolgerne i meccanismi. La narrazione digitale è il punto e accapo di un’esigenza espressiva che nasce ancora prima, tra le ostinate pagine dei libri.

02. febbraio 2015 by fabrizio venerandi
Categories: ebook concetti generali, Interactive Fiction | Leave a comment

Quanto durano le parole

Vi aspettavate una recensione di una interactive fiction nel 2015? Non solo una recensione del recente lavoro di Andrew Plotkin, ma la dichiarazione che – nella tecnologia – le parole potrebbero durare di più di altri aspetti tanto multimediali quanto pericolosamente cosmetici e databili. Incidentalmente sto leggendo uno dei testi più appaganti dal punto di vista multimediale che mi sia capitato negli ultimi tempi. Lettura non lineare, paratesto, gioco letterario, link interni ed esterni, materiali extra testuali. C’è tutto, ed è un libro di carta. S. La nave di Teseo Lavorare con materiali dinamici e portare la simulazione testuale all’interno della narrativa e viceversa, è un campo non inesplorato, ma ancora tutto da detonare. Bisogna cercare di perdere la bussola, fidarsi delle parole, e procedere per idee, piccole sperimentazioni, assestamenti.

26. gennaio 2015 by fabrizio venerandi
Categories: ebook concetti generali, Interactive Fiction | Leave a comment

La semantica per arricchire un testo

Quando si parla di EPUB3 si parla spesso delle sue caratteristiche più virali, il video e i suoni, ad esempio. Ma lo sviluppo di testi digitali significa prima di tutto lavorare con l’intimità della sua natura, specie in campo scolastico e saggistico. Una di queste caratteristiche è quella che riguarda la semantica del testo. Si tratta di una caratteristica essenziale che spesso rimane fuori dai cosiddetti programmi di authoring, rendendone impossibile l’utilizzo da parte dei creatori di ebook e che invece farà parte della prossima release di di epubeditor, la piattaforma di sviluppo ebook creata da Francesco Leonetti, la cui versione avanzata è realizzata con la collaborazione di Quintadicopertina. Schermata 2015-01-12 alle 10.17.16 Cosa significa semantica? Possiamo pensarla come una formalizzazione dei significati impliciti in un testo. Diciamo – ad esempio – che Romolo Augustolo viene detronizzato del 476 dopo cristo. Possiamo scriverlo e stamparlo. Ma quella frase contiene al suo interno dei dati. I dati sono cose che interessano molto ai computer e a chi con i computer fa cose. Quindi interessano a noi, sia come creatori di dati, sia come lettori e utilizzatori di queste informazioni. Nel caso preso in esempio abbiamo un avvenimento. L’avvenimento è la detronizzazione di Romolo Augustolo, che coincide con la cosiddetta caduta dell’Impero Romano Occidentale. Questo avvenimento ha un protagonista, Romolo Augustolo. E ha una data, il 476 dopo cristo. Queste cose le sappiamo noi che leggiamo la frase, ma non le sa lui, il computer. Perché non sono formalizzate, appunto. Schermata 2015-01-12 alle 10.16.42 Creare metadati viventi all’interno dell’ebook significa proprio formalizzare questi dati e fare cose con i dati che via via vengono formalizzati. Un esempio lo possiamo vedere in questo video in cui Francesco Leonetti mostra una applicazione di epubeditor su due brevi capitoli in cui, attraverso un normale finestra di inserimento testo, vengono “formalizzate” le informazioni storiche di quel che si sta spiegando. Si tratta di un video molto chiaro che mostra come un programma di authoring, epubeditor, vada oltre la semplice formattazione grafica di un testo, per arricchire di significato i contenuti stessi che il lettore leggerà; mostra anche come questo arricchimento possa avere da subito un risvolto pratico, con la creazione di un motore di interrogazione dati intelligente e ottimizzato sull’ebook in fase di lettura. È chiaro che questo paradigma di lavoro, gestito a livello redazionale su testi di una certa consistenza, permette di costruire ebook che sono nello stesso tempo portatori di informazioni, ma anche “banche dati” delle informazioni stesse. Pensiamo che questo sia un primo passo importante per una creazione di libri davvero digitali. Buona visione.

12. gennaio 2015 by fabrizio venerandi
Categories: ebook concetti generali, EPUB3 | 2 comments

Il 2015 sarà l’anno degli ebook

Fino a qualche anno fa si ripeteva un mantra a fine anno, da qualche parte spuntava regolarmente un post che recitava che l’anno successivo sarebbe stato davvero l’anno degli ebook. Da due anni non ne ho più visti, segno che siamo entrati in una fase successiva a quella della grande attesa del redentore digitale e che gli ebook sono in mezzo a noi. Questo 2014 è stato un anno di transizione per quel che riguarda il digitale. Non si sono viste grandi cose in grado di modificare radicalmente il mercato, ma si sono visti più ebook in giro. In treno, sugli autobus, nelle sale d’attesa. Alcune sinergie stanno funzionando, silenziosamente gli investimenti di grossi player stanno lentamente dando i risultati sperati. Il mercato italiano aumenta considerevolmente il numero di titoli offerti e anche la percentuale delle vendite dovrebbe assestarsi tra il 3,5% e il 5%. Dal punto di vista della tipografia digitale è stato un anno interessante, ho cercato di segnare sette cose che sono successe nel 2014 che credo essere interessanti per stabilire alcune coordinate di viaggio per il 2015.
  1. Diversi eReader indipendenti aprono il loro Android permettendo di installare software di terze parti. A luglio ho visto un Onyx T68 far girare alcuni EPUB3: c’è ancora molta strada da fare, ma è possibile già oggi vedere codice javascript agire sugli elementi di una pagina digitale anche in e-ink.
  2. Ibooks Author, il programma di creazione ebook di Apple, apre una finestra con il mondo reale: ora è possibile importare un ePub per trasformarlo nel formato .ibooks apple-only.
  3. Adobe Digital Edition lancia la sua quarta release con il supporto di EPUB3. Lentamente aumentano le piattaforme di supporto del formato che dovrebbe sostituire ePub2 http://www.adobe.com/it/solutions/ebook/digital-editions.html
  4. HTML5 diventa una raccomandazione ufficiale: http://www.w3.org/blog/dpub/2014/11/01/html5-is-a-recommendation/ una delle specifiche più importanti di EPUB3 trova finalmente una prima forma stabile. Ora sappiamo quali tag fanno parte di HTML5 e quali no.
  5. W3C non si interessa solo al web, ma anche a come l’editoria digitale può essere rappresentata attraverso i suoi strumenti. Iniziano i lavori del Digital Publishing Interest Group per gettare le basi della lettura digitale, oltre l’ePub e – forse – oltre l’ebook così come concepito fino ad oggi (aka DPUB). http://www.w3.org/dpub/IG/wiki/Main_Page
  6. Sempre W3C inizia ad immaginare cosa potrebbe essere un EPUB-WEB, una forma di ebook da leggere on line come un sito web e da scaricare poi per portarselo dietro: https://w3c.github.io/epubweb/
  7. Anche IDPF non sta con le mani in mano: oltre l’EPUB3, si inizia a lavorare a nuove specifiche per EPUB: anteprime, dizionari, glossari, multiformati… il libro digitale non sarà fatto solo di romanzi lineari. http://idpf.org/news/new-epub-proposed-specifications-dictionaries-and-glossaries-previews
Che considerazioni possiamo trarre da questi segnali? Che il cammino verso l’EPUB3 non si è arrestato, ha soltanto cambiato passo e già che cambiava passo ha preso tempo per guardarsi attorno. Che la connessione tra EPUB e WEB, già implicita in molte scelte strutturali del formato, sta forzando per esplicitarsi a tutto campo. Detto ancora più chiaramente: l’EPUB non è un sorgente, ma una delle tante forme con cui leggeremo un contenuto nei prossimi anni. Che bisogna guardare con un occhio quello che fa IDPF per far evolvere EPUB, ma nello stesso tempo usare il secondo occhio per seguire i diversi lavori di W3C per il DPUB, qualunque cosa diventerà (come giustamente fa da tempo la pagina di Editoria elettronica accessibile di Livio Mondini). Che bisogna camminare con i piedi per terra: nessuno di questi segnali interessa minimamente KF8, il formato di Amazon, che continua ad essere tecnologicamente arretrato su tutti i fronti e nello stesso tempo uno dei più venduti in assoluto. Insomma, buon incomprensibile 2015 anche a voi.

31. dicembre 2014 by fabrizio venerandi
Categories: ebook concetti generali, ebook news, EPUB3 | Leave a comment

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