Il virus è (ha) un linguaggio
Tra qualche ora inizierà la seconda puntata di KatÀstrofi – Stati di eccezioni televisibili
Questa volta la riflessione partirà dal ribaltamento di un luogo ormai comune della letteratura e della cultura: il linguaggio è un virus. Da Artaud a Burroughs molti artisti ed intellettuali hanno paragonato le arti ad un agente virale. Ma ora siamo costretti a ribaltare la frase e a chiederci, piuttosto: il virus è (ha) un linguaggio?
A dialogare nell’agorà multimediale di KatÀstrofi con Valerio Cuccaroni e Lello Voce saranno 5 noti poeti e scrittori: Maria Grazia Calandrone, Marco Giovenale, Rosaria Rosi Lo Russo, Adriano Padua e Fabrizio Venerandi.
La puntata, intitolata Il virus è un linguaggio, è la seconda parte della prima serie di ArgoWebTv, La poesia e il suo doppio.
Mercoledì 22, dalle 18:00, gli ospiti si chiederanno: cosa ci sta comunicando la pandemia attraverso i suoi segni virali, sociali, politici: dalla replicabilità dell’agente virale agli stati di eccezione politici , culturali e sociali che induce?
È la Natura che ci sta parlando, con un ultimo disperato appello? È un flagello divino che ci parla di una prossima fine del mondo? È l’ultimo rabbioso discorso di un capitalismo che sta morendo senza per questo riuscire ad uccidere la vita? È un invito ad avere il coraggio di sognare una nuova utopia, o invece l’invito, irrespingibile, a prepararci, psicodeflazione dopo psicodeflazione, all’ingresso in un’epoca di definitica decadenza e morte?
ArgoWebTV è una televisione interattiva e orizzontale, biunivoca e sognante, parla la lingua del dialogo e non quella dell’ipnosi mediatica.