Recensione a PÈCMÉN su Argonline
Corre l’anno 1984. Nel circolo ACLI di Sant’Olcese, in provincia di Genova, arriva il primo Pac-Man. Nel 1984 smartphone e laptop ancora non esistono, e quindi il videogioco giapponese giunge, sotto forma di cabinato, a bordo di un Ape car. La solenne sfilata – un funerale al rovescio di un’entità inanimata pronta a prendere vita – avviene sotto gli sguardi incuriositi dei ragazzi, intenti a giocare a pallamuro col loro Super Tele. Tra questi c’è Fabrizio, protagonista e autore di questa storia, che Pac-Man lo conosceva già. Fabrizio è un ragazzino comune, preso dal giocare coi vermi nell’erba e incantato dai telequiz di Mike Bongiorno prima in RAI e poi su Canale 5, che però ha il potere di sbirciare nel futuro.[continua a leggere su Argonline]