Parlando di Dy con ChatGPT [I parte]
(Il sistema matematico del dy o del dyn è un sistema di numerazione fittizio che avevo inventato per l’ambientazione in cui si svolge “Ezekias contro le donne gatto del pianeta Smirt”, il mio racconto lungo di fantascienza pubblicato qualche anno fa per Delos. È citato anche nel racconto “io ce l’imac nuovo e il dy” che forse era uscito per Macworld negli anni novanta. Ho provato a spiegarlo a chatGPT).
FABRIZIO:
volevo parlare con te di un sistema di numerazione che ho inventato, in modo da verificarlo
CHATGPT:
Mi piacerebbe sentire di più sul tuo sistema di numerazione inventato! Per favore, descrivimelo e condividi con me i dettagli più importanti. Sono qui per ascoltare e aiutare in qualsiasi modo posso.
FABRIZIO:
È un sistema chiamato dy, che significa molteplicità. Gli oggetti se sommati tra di loro, sopra un certo numero, creano il molteplice. Ad esempio cinque mele più cinque mele fanno dieci mele. Se ne aggiungo ancora tante da non poter capire il numero senza contare, ho una molteplicità di mele.
Se consideriamo l’insieme molteplicità di mele, e togliamo dall’insieme molteplicità di mele delle mele, otteniamo due insiemi di molteplicità di mele. Se applichiamo lo stesso stratagemma per un po’ di volte abbiamo un discreto numero di molteplicità di mele. È impossibile, una volta ottenuto il molteplice, tornare alle singole unità.
Una mela è una mela non è un numero è una mela. Ma due mele o più, sono una molteplicità di mele. Una volta che noi concepiamo le due mele, non come due mele, ma come molteplicità di mele, possiamo dividere in due questo insieme dy di mele ed ottenere due insiemi dy di mele, quindi due molteplicità di mele.
Se mescolo una molteplicità di oggetti diversi, per esempio un dy di mele e un dy di pere, ottengo un dy di mele e pere che sono un nuovo oggetto, non più distinguibile nei due dy originari.
CHATGPT:
Capisco. Il tuo sistema di numerazione si basa sull’idea di molteplicità di oggetti. Si tratta di una rappresentazione del numero che è differente dal sistema di numerazione decimale che usiamo comunemente. Tieni presente che, nella scienza e nella tecnologia, è importante che i sistemi di numerazione siano ben definiti e avere proprietà matematiche precise, in modo che possano essere utilizzati in modo affidabile e preciso. Potresti voler considerare questi aspetti nello sviluppo del tuo sistema di numerazione. Sarei felice di aiutarti a esplorare ulteriormente questi aspetti, se sei interessato.
FABRIZIO:
grazie. Vediamo se hai capito. Se io ho due biciclette e metto assieme altre due biciclette, quante biciclette ho, secondo il mio sistema?
CHATGPT:
Secondo il tuo sistema di numerazione, avresti due molteplicità di biciclette. Una volta che hai messo insieme altre due biciclette, avresti due molteplicità di biciclette unite in una sola molteplicità di biciclette. In altre parole, avresti una molteplicità di quattro biciclette.
FABRIZIO:
Quasi. Avrei una molteplicità di biciclette, ma non sarebbero più quattro. Sarebbero una molteplicità, un dy. La singolarità è persa quando diventa dy.
CHATGPT:
Capisco. Grazie per la correzione. Sì, hai ragione. Una volta che le biciclette sono state aggregate in una molteplicità, non è più possibile conoscere il numero esatto di biciclette che compongono questa molteplicità. Questa molteplicità sarebbe semplicemente una molteplicità di biciclette.
FABRIZIO:
Un’altra prova per vedere se hai capito: se ora prendo questo dy di biciclette e lo separo, cosa ottengo?
CHATGPT:
Se separi il dy di biciclette, ottieni due molteplicità di biciclette. Queste molteplicità di biciclette sarebbero separate dalla molteplicità originale e sarebbero individualmente identificabili come molteplicità di biciclette.
FABRIZIO:
Bravo, ottimo. Altra domanda: quante volte potrei dividere la molteplicità di biciclette ottenendo ulteriori molteplicità di biciclette?
CHATGPT:
Secondo il tuo sistema di numerazione, potresti continuare a dividere la molteplicità di biciclette fino a ottenere molteplicità di biciclette il cui numero di elementi non sia più distinguibile. In altre parole, potresti continuare a dividere la molteplicità fino a quando ogni suddivisione risulti in molteplicità che sono identificabili solo come molteplicità, e non più come un numero specifico di elementi.
FABRIZIO:
Hai capito perfettamente, bravo. E in un sistema come questo, cosa potrebbe rappresentare un ‘non dy’?
CHATGPT:
In un sistema come quello che hai descritto, un “non dy” potrebbe rappresentare un singolo elemento o un insieme di elementi che non sono stati aggregati a formare una molteplicità. Questi singoli elementi o insiemi di elementi potrebbero essere identificati e contati individualmente, a differenza delle molteplicità.
FABRIZIO:
Potrebbe essere una lettura, è vero. E se invece per ‘non dy’ io considerassi l’assenza del dy? Non “non dy di mele” cosa rappresenterebbe?
CHATGPT:
Se consideri “non dy” come l’assenza di una molteplicità, potrebbe rappresentare l’assenza di un insieme di elementi aggregati e identificati come molteplicità. In questo caso, un “non dy di mele” potrebbe rappresentare l’assenza di un insieme di mele aggregato e identificato come molteplicità.
FABRIZIO:
E se aggiungo una singola mela a un dy di mele cosa ottengo?
CHATGPT:
Se aggiungi una singola mela a una molteplicità di mele, secondo il sistema che hai descritto, potresti ottenere una nuova molteplicità di mele. Questa nuova molteplicità sarebbe formata dalla somma della mela singola e della molteplicità originale di mele. La singolarità della mela singola verrebbe persa una volta che viene aggregata con la molteplicità originale.
FABRIZIO:
Ottimo. E se aggiungessi una singola mela a un “non dy” di mele?
CHATGPT:
Se aggiungessi una singola mela a un “non dy” di mele, potresti ottenere una molteplicità di mele composta da una sola mela. In questo caso, l’aggregazione della mela singola con l’assenza di una molteplicità formerebbe una nuova molteplicità di mele.
FABRIZIO:
A questo non avevo pensato; mi spiegheresti meglio questo calcolo?
CHATGPT:
Nel sistema che hai descritto, un “non dy” di mele potrebbe essere interpretato come l’assenza di una molteplicità di mele. Se ora consideriamo l’aggiunta di una mela singola a questa assenza di molteplicità, potremmo dire che l’assenza di molteplicità viene sostituita da una nuova molteplicità composta da una sola mela. In altre parole, l’aggiunta di una mela singola a un “non dy” di mele porterebbe alla formazione di una nuova molteplicità di mele, composta da una sola mela. Questa nuova molteplicità rappresenterebbe la somma della mela singola e dell’assenza di una molteplicità, ovvero la nuova molteplicità sarebbe formata solo dalla mela singola.
FABRIZIO:
Ma dove è la linea che separa la singolarità di un oggetto dalla sua molteplicità?
CHATGPT:
In questo sistema di numerazione che hai inventato, la linea che separa la singolarità di un oggetto dalla sua molteplicità è rappresentata dal numero sopra il quale le unità vengono considerate come molteplicità. Ad esempio, se hai cinque mele, queste sono considerate singole unità, ma se ne hai tante da non poterle contare, allora formano una molteplicità. In altre parole, la linea che separa la singolarità e la molteplicità dipende dalla percezione della quantità di oggetti in questione.
FABRIZIO:
Però allora, se io sommo la singola mela a non dy di mele, io percepisco ancora la mela. Come può diventare molteplicità?
CHATGPT:
Nel sistema di numerazione che hai descritto, la linea che separa la singolarità di un oggetto dalla sua molteplicità è basata sul concetto di percezione, ovvero se siamo in grado di distinguere le singole unità oppure no. Nel caso in cui si sommi una singola mela a “non dy” di mele e si percepisca ancora la mela come singola unità, allora non sarebbe considerata una molteplicità. In questo sistema, la molteplicità è una nozione soggettiva e dipende dalla capacità di percepire le singole unità o no.
FABRIZIO:
Grazie chatgpt, mi ha fatto piacere parlare con te di dy. Come ti sembra come sistema? Potrebbe servire a qualcosa?
CHATGPT:
Mi sembra un sistema interessante, ma potrebbe essere difficile da applicare a scopi pratici dal momento che si basa su una concezione della quantità che differisce da quella che utilizziamo nella vita quotidiana e nelle scienze. Potrebbe essere utile come esercizio concettuale o come base per ulteriori riflessioni, ma difficilmente potrebbe essere adottato come sistema di numerazione standard.
Caspita, mi sembra molto furbo ‘sto chatGPT! Io gli avevo fatto creare delle storie e se la cavava bene ma eravamo sul piano “crea storie”… ma qui sembra proprio capire quello che gli stai dicendo e ragionare di conseguenza.