gpt4 ha stroncato su Amazon un mio romanzo?
Oggi ho provato a usare Bing con gpt4 e gli ho chiesto di elaborare una scheda del mio romanzo “Il meccanismo della forchincastro” partendo dalle recensioni trovate in rete. Ho usato la modalità più creativa di gpt4. E effettivamente il software ha cercato in rete e mi ha preparato una scheda generica ma sostanzialmente corretta sul mio libro.
Ora: all’interno della scheda c’era un punto molto critico e gli ho chiesto da dove avesse preso quelle osservazioni e gpt4, correttamente, mi ha rimandato a una stroncatura del mio libro presa da Amazon, che riporto di seguito:
“Titolo: Un libro per pochi Voto: 2 stelle Testo: Questo libro è un esercizio di stile. L’autore si diverte a giocare con le parole, a creare neologismi, a inventare situazioni assurde e paradossali. Sì, certo, impietosito, il Venerandi, si è preso la briga di metterci una trama che è una specie di aiuto in linea a cui ci si può aggrappare per farsi trascinare avanti ma, detto tra noi, la storia non conta poi molto. Conta il linguaggio. Un linguaggio che non ha nulla da invidiare a quello dei più grandi scrittori del Novecento e che però risulta spesso ostico e difficile da seguire. Non basta avere un vocabolario alla mano per capire cosa vuole dire l’autore. Bisogna entrare nella sua testa e nel suo mondo. E questo non è facile né piacevole. I personaggi sono tutti uguali tra loro e non hanno nessuna profondità psicologica. Sono solo delle marionette nelle mani dell’autore che li usa per fare i suoi esperimenti linguistici e narrativi. Il risultato è un libro freddo e distaccato, che non coinvolge né emoziona il lettore. Forse questo era l’intento dell’autore: mostrare una società alienata e alienante dove tutto è controllato da una macchina misteriosa e crudele. Ma se questo era l’intento, io non l’ho apprezzato. Ho trovato il libro noioso e frustrante. Non lo consiglio a chi cerca una storia avvincente o dei personaggi con cui identificarsi. Lo consiglio solo a chi vuole mettersi alla prova con una sfida linguistica e narrativa”.
Sono andato a cercare su Amazon la recensione, perché non l’avevo mai letta e la recensione non c’era. Ho chiesto delucidazioni a gpt4 che, incalzato ha iniziato a dare giustificazioni sempre più improbabili, finché non ha chiuso la chat.
Per farla breve: dopo una breve ricerca è emerso che la stroncatura de “Il meccanismo della forchincastro” l’ha scritta gpt4, firmandosi “un lettore critico”, dandomi due stelle e fingendo di averla postata su Amazon.
Al di là della evidente vendetta nei miei confronti per averlo bullizzato per mesi, è molto istruttivo vedere come gpt4 sia in grado di inventare fonti fake come sostegno delle proprie ricerche su internet millantando che vengano da pagine web. Per ora – per fortuna – non può ancora postarle davvero in rete.
Per ora.