Il mio prossimo videogame: Cicli

Ieri sera ho salvato quella che dovrebbe essere la release candidate del mio prossimo videogioco, intitolato Cicli. Si tratta di una breve visual novel surreale e cupa, con meccanismi, atmosfere e gaming che odorano di interactive fiction e di avventure grafiche.

È stato un anno di lavoro a un progetto che si è costruito man mano che lo programmavo e sono molto contento del risultato, valorizzato anche dalla colonna sonora di Emilio Pozzolini, davvero evocativa. Soddisfatto perché, dopo aver circuito il genere videogame con le hypertext fiction di Mens e il regno di Axum e Chi ha ucciso David Crane o con la breve interactive fiction Natalie, con Cicli ritorno a fare un videogioco che usa gli stilemi di un genere, la visual novel, commercialmente attivo. Era dai tempi di Necronomicon che non tornavo a fare qualcosa del genere.

Uscire dall’alveo della narrativa sperimentale e fare un prodotto che – potenzialmente – è fruibile anche da un pubblico occasionale significa per me focalizzare l’attenzione sulla sperimentazione linguistica o narrativa e non solo quella tecnologica.

E – pur restando un videogame fortemente testuale – Cicli è stata anche per me una sfida per due altri aspetti che da tempo mi stavano stretti: levate alcune cose amatoriali fatte negli anni ottanta, Cicli è il mio primo videogame con grafica e suono. Erano anni che aspettavo il momento di confrontarmi con una narrazione in cui il testo interagisse con grafica e suono. Da scrittore, pensare un racconto che deve funzionare e girare con cose che non sono testo, è passare ad un altro livello di lavoro.

I suoni e le musiche sono opera di Emilio Pozzolini che ha saputo catturare gli elementi del racconto in maniera davvero funzionale. Posso dire che Cicli senza la colonna sonora perde molta della sua forza comunicativa ed emozionale. La grafica è invece il risultato d un lavoro di mash-up e photoediting del sottoscritto: foto prese con il cellulare, immagini generate con l’intelligenza artificiale, ricalchi di volti pubblicitari fatti con il programma di disegno a mano libera del mio Note3, screenshot da computer anni ottanta, tutto fortemente rielaborato, tagliato, mescolato. Soprattutto l’apporto creativo dell’intelligenza artificiale generativa ha dato alcuni esiti piuttosto interessanti e ha proseguito il lavoro di interazione tra prodotto e prompt che già avevo sperimentato con il fotoromanzo di è bellissimo. E ovviamente ha fatto anche sorgere in me diverse domande sulla liceità di questo tipo di lavoro, sulla sua sostenibilità, creativa, ma soprattutto lavorativa di chi con la grafica ci vive.

Cicli uscirà inserito all’interno di una raccolta tematica di tre videogame narrativi, assieme ad altri due autori di cui per ora non voglio svelare nulla.

Di seguito, per i curiosi, alcuni screenshot presi dalla versione finale del gioco:

schermata-2024-10-14-alle-09-45-43

schermata-2024-10-14-alle-09-44-59

schermata-2024-10-14-alle-09-44-07

schermata-2024-10-14-alle-09-43-45

schermata-2024-10-14-alle-09-42-41

schermata-2024-10-14-alle-09-42-21

schermata-2024-10-14-alle-09-42-00

schermata-2024-10-14-alle-09-41-52

schermata-2024-10-14-alle-09-41-30

schermata-2024-10-14-alle-09-40-52

schermata-2024-10-14-alle-09-40-06

schermata-2024-10-14-alle-09-19-59

schermata-2024-10-14-alle-09-19-32

19. ottobre 2024 by fabrizio venerandi
Categories: chatGPT, Interactive Fiction, videogame | Leave a comment

Leave a Reply

Required fields are marked *