È morto l’ebook, viva l’ebook
Sobriamente Repubblica titola: Crollo delle vendite e riscoperta della carta: addio al lettore digitale
. Un articolo che vi consiglio di leggere mangiando dei pop corn finché riuscite, per poi lanciarli contro lo schermo. Tra gli spunti di riflessione: La prossima generazione leggerà gli ebook sugli smartphone. Gli ultimi dati Nielsen parlano chiaro, già lo fa un acquirente di libri elettronici su sei
(sic).
La realtà è che la generazione 2.0 (sigh) legge dove gli capita. E che ogni volta che un giornalista scrive la generazione 2.0, quella dei nativi digitali
una fatina muore. Male.
Giriamo pagina, usciamo dalla stampa digitale italiana e leggiamo un’analisi a più ampio respiro, la troviamo su Fortune. Vi lascio leggere da soli, sottolineo alcuni tra i dati più interessanti:
- se gli ebook dei grandi editori costano troppo la gente non li compra;
- gli ebook di editori o autori indipendenti vendono sempre meglio;
- gli ebook senza ISBN, quelli che non esistono, sono sempre di più. Vendono singolarmente poco, ma sono tantissimi. Messi assieme vendono più di quelli degli editori tradizionali i cui costosi ebook, quelli sì, vendono poco.
L’ebook è morto, viva l’ebook? Forse crolla solo quello che qualcuno non ha avuto mai seria intenzione di fare stare in piedi.
Buona lettura (digitale).