Per fare cose speciali bisogna usare quelle regolari
Parlo delle espressioni. Le RegEx, espressioni regolari, sono uno degli strumenti più potenti per chi fa progettazione di testi digitali. Uno di quei coltellini svizzeri che magari all’inizio ti spezzi le unghie per tirare fuori le lame, ma poi ti permettono di fare in due o tre minuti quello che che con mouse, alienazione e caffeina faresti in diverse settimane. Non scherzo, spesso i termini temporali sono questi.
Se pensate che siano cose da nerd della programmazione, aliene dal puro mondo della grafica e della redazione, sappiate che le RegEx ci sono anche in OpenOffice e in inDesign, per dirne due.
Non sono facili, richiedono un vivace approccio logico (che è anch’esso una forma di cultura, con buona pace di Galimberti) e hanno una sintassi estremamente asciutta.
Quindi può essere utile lo splendido tool regex101.com/, segnalatomi da Furjo su cittadellabbs, dove è possibile scrivere le proprie RegEx, testare il risultato su un dummy text e contemporaneamente vederne dettagliare la sintassi. Da tenere al caldo nei preferiti.
Un giorno in un’azienda mi dissero:
- Senti, avremmo bisogno di un lavoretto. Ricordi quel file che ci avevi scritto tempo fa, fatto di due righe di imprecazioni?